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Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni.

In tema di lesioni personali, integrano la malattia di cui all’artwork. 582 gli effetti derivanti dal getto sul viso di gasoline urticante consistenti non soltanto in una irritazione cutanea prolungata, ma anche in fenomeni di nausea e conati di vomito accompagnati da senso di soffocamento, in quanto produttivi di alterazioni funzionali dell’organismo (Sez. five, 46787/2013).

In tema di lesioni volontarie, non ricorre la legittima difesa qualora i due contendenti si siano lanciati contemporaneamente alla reciproca aggressione.

Quando la violenza esercitata nei confronti di un pubblico ufficiale per costringerlo ad omettere un atto del proprio ufficio anteriormente all'inizio della sua esecuzione eccede il fatto di percosse e volontariamente provoca lesioni personali in danno dell'interessato, si determina un concorso tra il delitto di violenza o minaccia a pubblico ufficiale e quello di lesioni, e for each quest'ultimo sussiste l'aggravante della connessione teleologica, a nulla rilevando che reato-mezzo e reato-good siano integrati dalla stessa condotta materiale.

L’espressione atti persecutori viene utilizzata for each indicare una condotta che modifica le abitudini di vita di chi ne è vittima, for each il fatto di provocare uno stato di ansia o paura.

Ai fini della configurabilità del reato di percosse è sufficiente, trattandosi di reato di mera condotta, l’idoneità della condotta di violenta manomissione dell’altrui persona fisica a produrre un’apprezzabile sensazione dolorifica, non essendo, invece, necessario che tale sensazione di dolore si verifichi, fermo il “discrimen” rispetto al reato di lesione personale, configurabile quando il soggetto attivo cagioni una lesione dalla quale derivi una malattia nel corpo o nella mente.

L’elemento soggettivo delle lesioni volontarie ex artt. 582 e 583 c.p. è costituito dal dolo che si ha quando il soggetto che agisce pone in essere consapevolmente e vuole la realizzazione dell’evento.

Nella pratica, si punisce il soggetto che provoca una malattia a un’altra persona, termine con il quale ci si riferisce a qualsiasi patologia (anche mentale) che si procura a qualcun altro. 

Successivamente la Legge n. 113/2020, in conseguenza dell’allarme sociale suscitato da alcuni episodi di cronaca che avevano visto medici e infermieri aggrediti da parte degli utenti delle strutture sanitarie e dei loro congiunti ha aggiunto il comma 2 (oggi integralmente riscritto dal D.

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”one è stata introdotta una specifica fattispecie criminosa che punisce tali pratiche  (l’art. 583-bis c.p.) anche quando il fatto sia commesso all’estero da cittadino italiano o da straniero residente in Italia, ovvero in danno di cittadino italiano o di straniero residente in Italia: in tal caso, il colpevole è punito a richiesta del Ministro della giustizia.

Nel reato di lesioni personali volontarie la sussistenza del dolo non può essere negata quante volte l’autore del reato abbia previsto che il suo comportamento avrebbe potuto determinare un pregiudizio all’integrità personale del soggetto passivo ed abbia ciò nonostante agito anche a costo di cagionarlo.

, la relativa attività deve considerarsi in by using di principio lecita e sindacabile sotto l’esclusivo recommended you read profilo della colpa, in ipotesi di errore operatorio ascrivibile a negligenza, imprudenza o imperizia; nel caso, invece, in cui l’intervento operatorio sia posto in essere in assenza di qualsiasi ragionevole indicazione terapeutica, con condotta consapevolmente estranea o distorta rispetto alle finalità diagnostiche o di cura, la condotta del medico-chirurgo è destinata a risolversi in un’ordinaria attività lesiva di natura dolosa; l’intervento chirurgico non orientato a una finalità terapeutica, anche solo di natura palliativa, non costituisce un atto medico trovante la sua legittimazione nell’art. 32 della Costituzione, così che non si differenzia dalla condotta di chiunque leda volontariamente l’integrità fisica altrui; in particolare, la natura consapevolmente lesiva della condotta deve ravvisarsi non solo nei casi in cui l’intervento chirurgico see it here non sia contemplato, alla stregua dei criteri generalmente accettati dalla comunità scientifica, tra le prestazioni somministrabili in relazione alla patologia da cui è affetto il paziente, ma anche nel caso di deliberato allontanamento dalle linee guida accreditate scientificamente, procedendo come prima scelta e in assenza di accertamenti look these up diagnostici propedeutici a un intervento invasivo, ovvero saltando tutti gli phase previsti senza attendere l’esito degli esami di laboratorio ed effettuando resezioni o biopsie del tutto inutili, ovvero ancora ricorrendo in modo indiscriminato alla chirurgia diagnostica senza prima aver affrontato la patologia del paziente con le tecniche e i presidi meno afflittivi prescritti dalla scienza medica.

La disposizione incriminatrice nei confronti degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie e loro ausiliari trova applicazione quando le lesioni nei confronti di tali soggetti siano poste in essere “a causa o nell’esercizio” dell’attività sanitaria, ovvero quando ricorra un nesso funzionale tra la condotta lesiva e l’attività svolta dal soggetto passivo e non anche quando la condotta lesiva sia determinata da motivi che esulano dall’attività stessa4.

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